7 su 20 le regioni che hanno raggiunto l’obiettivo 2021 sulla raccolta differenziata

Entro il 31 dicembre 2020, il nostro paese avrebbe dovuto raggiungere il 65% di raccolta differenziata.

Tuttavia, secondo i dati più recenti relativi al 2020, nel nostro paese i rifiuti urbani oggetto di raccolta differenziata costituiscono il 58% del totale. Una quota ancora lontana di 7 punti percentuali, da un obiettivo che andava raggiunto 6 anni fa.

Il Veneto è la regione con la percentuale più alta di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti urbani (73,8%), seguito da Trentino Alto Adige (72,5%) e Lombardia (70,7%). 

Al lato opposto della classifica invece troviamo Calabria (45,2%), Molise (38,4%) e Sicilia (29,5%).

Approfondendo la questione a livello provinciale, la situazione risulta in linea con quella regionale. Più della metà delle province non raggiunge il 65% di raccolta differenziata. Un nord dove la differenziata è ampiamente diffusa e un centro e un sud dove lo è molto meno.

In controtendenza alcuni territori del centro, in particolare nelle Marche, in Toscana e in Umbria. Spiccano anche alcune province centro-meridionali come Chieti (69,4%) e Benevento (70,6%) e tutte quelle sarde ad eccezione di Cagliari (57,8%). Nel nord sono diverse le province piemontesi e liguri a registrare quote inferiori al 65%, insieme alle lombarde Pavia (51,5%) e Sondrio (55,8%).

La quota più bassa in Italia sulla raccolta differenziata, viene registrata dalla provincia di Palermo (19,9%). La percentuale più alta è invece quella di Treviso, pari a 87,3%.

La raccolta dei rifiuti è una questione che riguarda da vicino la vita quotidiana di tutti i cittadini.

The Green Solution 

Fabrizio, giovane co-founder dell’azienda Re Learn, ha dato forma insieme al suo team, a un piano azione, che metta in prima linea il problema legato allo smaltimento dei rifiuti.

NANDO nasce da un problema che non sembra presentare soluzioni: la raccolta differenziata, anche se praticata da molti, non è sufficiente. Nel mondo la produzione dei rifiuti è in continuo aumento, correlata all’inarrestabile crescita demografica.

L’attuale filiera di gestione e smaltimento è ormai obsoleta e scarsamente produttiva.  

NANDO è un cestino intelligente che grazie ad un sistema robotico e all’intelligenza artificiale, riesce a smistare i rifiuti inseriti al suo interno. L’ AI, acronimo di artificial intelligence, riconosce la tipologia del rifiuto mentre la robotica lo posiziona nel corretto contenitore.

vogliamo trasformare i rifiuti in una risorsa per le generazioni future” e poi aggiunge “Come? Usando la tecnologia: vogliamo guidare la transizione verso un futuro green“.

Il giovane e intraprendente ingegnere sottolinea l’innovazione del metodo NANDO

“Con l’utilizzo di Nando, puntiamo ad ottimizzare la filiera di gestione dei rifiuti. Quest’ultimi infatti essendo già differenziati e con un tasso di contaminazione pressoché nullo, non necessitano di numerose operazioni di trattamento, quindi avremo meno costi e abbattimento delle emissioni di CO2”  

Sarà quindi possibile creare nuova materia prima, direttamente dai rifiuti, economicamente sostenibile.

Articolo scritto da: Francesca Marra

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