Le canzoni più ascoltate di Raffaella Carrà

Purtroppo ieri ci ha lasciato Raffaella Carrà all’età di 78 anni; una vera icona della canzone in Italia e non solo. Vogliamo ricordarla con le canzoni più ascoltate.

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  1. Ma che musica maestro (1970) è il singolo di debutto di Raffaella Carrà. Era la sigla del programma Canzonissima 1970 presentato da Corrado e dalla stessa Raffaella Carrà, che ne curò anche la coreografia. Il disco ebbe un notevole successo commerciale, raggiungendo la seconda posizione della classifica.
  2. Chissà se va (1971), scritto da Castellano e Pipolo e Franco Pisano, era la sigla di Canzonissima 1971 presentato da Corrado e dalla stessa Raffaella Carrà. Il disco fu un grande successo, raggiungendo la seconda posizione dei singoli più venduti. Claudio Baglioni e Antonella Clerici hanno inciso due cover di questa sigla.
  3. Tuca Tuca (1971), è il quinto singolo di Raffaella Carrà, pubblicato dalla RCA Italiana nel 1971. Il brano fu scritto da Gianni Boncompagni per il testo e da Franco Pisano per la musica e arrangiato nell’edizione discografica da Paolo Ormi. Del brano esiste anche una versione in inglese dal titolo I like it.
  4. Rumore (1974), è un singolo discografico di Raffaella Carrà, pubblicato nel 1974. Il disco fu stampato dapprima in una versione promo e vedeva sul lato b il brano Sì, ci sto e in un secondo momento col lato b dal titolo Mi viene da piangere. La canzone, scritta da Andrea Lo Vecchio su musica di Guido Maria Ferilli e arrangiamenti di Shel Shapiro, rappresenta uno dei più grandi successi della soubrette, vendendo oltre dieci milioni di copie nel mondo nelle sue versioni in lingua inglese, spagnola e francese. Il brano è stato inoltre uno dei primi esempi di Disco music all’italiana.
  5. Maga Maghella (1972), è un 45 giri della cantante pop italiana Raffaella Carrà, pubblicato nel 1972 dall’etichetta discografica RCA Italiana. Maga Maghella, scritta da Castellano e Pipolo, era l’infrasigla per lo spazio dedicato ai bambini della trasmissione televisiva Canzonissima 1971 che vedeva la soubrette animare il personaggio da lei stessa creato, dedicato ai più piccoli.

Raffaella Carrà, pseudonimo di Raffaella Maria Roberta Pelloni (Bologna, 18 giugno 1943 – Roma, 5 luglio 2021), è stata una showgirl, cantante, ballerina, attrice, conduttrice televisiva, radiofonica e autrice televisiva italiana. Definita la regina della televisione italiana, è stata presente nei palinsesti televisivi dalla fine degli anni sessanta fino alla sua morte. Durante la sua lunga carriera è diventata un’icona della musica e della televisione italiana, riscontrando grandi consensi anche all’estero, soprattutto in Spagna. Nel corso della sua carriera, come dichiarato da lei stessa in un’intervista sul settimanale TV Sorrisi e Canzoni, ha venduto oltre 60 milioni di dischi e, durante una puntata di Domenica In condotta da Pippo Baudo in cui era ospite, ha dichiarato di possedere 22 dischi tra platino e oro. Nell’autunno 2020 il quotidiano britannico The Guardian incorona Raffaella Carrà come sex symbol europeo, definendola «l’icona culturale che ha insegnato all’Europa le gioie del sesso».

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