Le divinità greche più importanti vivevano sul Monte Olimpo, un alto massiccio montuso della Grecia tra la Tessaglia e la Macedonia, sempre coperto di nubi. Spesso scendevano dal Monte Olimpo per seguire le vicende umane e modificarle. Le divinità minori stavano invece nei mari, nei boschi, nei fiumi.
I Greci celebravano i loro dèi con giochi, offerte, feste, concorsi di musica e poesia.
- ZEUS
Giove per i Romani – è il signore degli dèi, dio del Cielo e della Terra. È figlio di Rea e Crono, il dio che divora tutti i suoi figli. Per questo alla nascita la madre lo ha nascosto in una grotta sul monte Ida e lì la capra Amaltea lo ha allevato. Una volta adulto, affronta Crono e i Titani, gli dèi più antichi, li sconfigge e afferma in modo definitivo il proprio dominio sul cosmo. Sposa sua sorella Era, ma più di cento sono le donne, dee o mortali, da lui amate, da cui ha avuto moltissimi figli.
Zeus protegge la famiglia e le istituzioni; è il custode della giustizia, della lealtà dei patti e dell’ospitalità. È rappresentato con barba folta e chioma abbondante, spesso ornata con una corona di quercia, albero a lui sacro. Suo tipico attributo è il fulmine.
- ERA
Giunone per i Romani – è sorella e moglie di Zeus. Insieme generano quattro figli: Efesto, Ares, Ebe (coppiera degli dèi) e Ilizia (protettrice delle partorienti). È protettrice del matrimonio, dell’amore coniugale e del parto. È famosa per la sua grande gelosia e per il suo carattere vendicativo.
- APOLLO
Apollo è figlio di Zeus e di Leto (Latona per i Romani) e fratello gemello di Artemide. È sempre rappresentato giovane e bello. È il dio del Sole, della musica, delle arti, della poesia. Protegge inoltre viandanti e marinai. Ha facoltà divinatorie e profetiche che esprime attraverso i suoi oracoli (il più noto dei quali è l’oracolo di Delfi).
Il suo figlio più noto è Asclepio (Esculapio per i Romani), dio della medicina. L’alloro è la pianta sacra al dio, e di alloro si incoronavano i poeti, pure a lui sacri.
- ARTEMIDE
Diana per i Romani – è sorella gemella di Apollo, quindi è anche lei figlia di Zeus e Leto. È la dea della caccia. Armata di arco e frecce, protegge le foreste e gli animali selvatici. Le è sacro il cervo.
- ERMES
Mercurio per i Romani – è figlio di Zeus e della ninfa Maia. È il messaggero degli dèi. Indossa calzari alati e porta sempre con sé il caduceo, un bastone d’oro con due serpenti intrecciati e due ali alla sommità, che diventa il suo simbolo. È anche accompagnatore dei morti nell’Ade; dio dell’eloquenza e protettore dei viandanti, dei mercanti e dei ladri; è il dio protettore delle palestre e degli stadi.
- ARES
Marte per i Romani – è figlio di Zeus e di Era. È il dio della guerra. Ha un carattere tempestoso, violento, feroce e sanguinario. Secondo Omero fu amante di Afrodite quando questa era già moglie di Efesto. Altre tradizioni invece lo vogliono sposo di Afrodite.
- POSEIDONE
Nettuno per i Romani – è figlio di Crono e Rea e fratello di Zeus. È il dio del mare, dei maremoti e dei terremoti. Per questo è solitamente rappresentato con il tridente, con il quale provoca le onde e i terremoti. Vive in un maestoso palazzo in fondo al mare. Ha molti figli, tra essi: Arione, cavallo dalla parola umana e con le zampe simili a gambe umane; Pegaso, il magnifico cavallo alato; il ciclope Polifemo. Gli sono sacri il cavallo e il toro.
- ATENA
Minerva per i Romani – figlia di Metis e Zeus, nasce dalla testa del padre. È rappresentata come una dea guerriera. È anche dea della saggezza e protettrice delle arti e dei mestieri, in particolare la tessitura e il ricamo. Protegge la città di Atene che da lei prende il nome. Suo attributo principale è la civetta.
- EFESTO
Vulcano per i Romani – è figlio di Zeus ed Era. Zoppo e deforme, è il dio del fuoco e fabbro degli dèi. La sua officina è situata dentro il vulcano Etna e i Ciclopi sono i suoi aiutanti. Secondo Omero è lo sposo di Afrodite, che però lo tradisce con Ares.
- AFRODITE
Venere per i Romani – è nata dalla spuma del mare. È la dea dell’amore, della bellezza e della fertilità. Moglie di Efesto (Vulcano per i Romani) è però innamorata di Ares da cui ha avuto il figlio Eros (Cupido per i Romani) rappresentato come un bambino dotato di ali e frecce con le quali colpisce uomini e dèi, spingendoli a innamorarsi. Invece, dall’unione di Afrodite con il mortale Anchise, principe troiano, è nato Enea, l’eroe protagonista dell’Eneide, il celebre poema di Virgilio.
- EROS
Era il dio dell’Amore, figlio di Afrodite e incarnazione dell’amore a prima vista, travolgente e immediato. Il bellissimo dio alato portava una faretra colma di frecce che, una volta colpito il bersaglio, infondevano nel cuore della persona colpita un’inestinguibile passione verso un’altra creatura. Dai poteri di Eros non sono immuni né gli dei dell’Olimpo, né elementi naturali!
- DIONISO
Bacco per i Romani – è figlio di Zeus e di una donna mortale, Semele. È il dio del vino e dell’ebbrezza. Solitamente è rappresentatto alla testa di un corteo festante, allietato da cori, musica e danze.
- ADE
Plutone per i Romani – è fratello di Zeus e Poseidone. È il dio degli Inferi, cioè dell’oltretomba. Ha rapito Persefone, figlia di Demetra, e l’ha resa sua sposa. Demetra vive per metà dell’anno negli Inferi assieme al suo sposo Ade e per l’altra metà dell’anno sulla Terra con sua madre Demetra.

Articolo scritto da: Irene Fiorito Accardi