Era il 2001 quando Mulholland Drive veniva proiettato sul grande schermo negli USA.
7 milioni di dollari al box office americano e altri 13 milioni nel resto del mondo.
Pochi introiti e scarso successo commerciale per un capolavoro unico nel suo genere che ha dato
vita al cinema contemporaneo.
Ciò nonostante, è stato definito come il più grande film del XXI secolo.
Per chi si fosse perso la meditazione trascendentale di David Lynch, ecco 5 lungometraggi per capire la sua poetica cinematografica:
- Mulholland Drive (2001)
- Velluto blu (Blue Velvet) (1986)
- Cuore selvaggio (Wild at Heart) (1990)
- Fuoco cammina con me (Twin Peaks: Fire Walk with Me) (1990) – solo dopo aver visto la serie TV I segreti di Twin Peaks (1990-1991 e 2017) di tre stagioni
- Inland Empire – L’impero della mente (Inland Empire) (2006)

Il lavoro più grande scritto e diretto da David Lynch. Uscito in Italia un anno dopo.
Quasi due ore e mezzo di ipnosi allucinatoria, simbolismo metaforico e numerico che hanno scatenato svariate interpretazioni e critiche interrogandosi sul vero significato del film.
Nessuna risposta da parte di David Lynch ma solo 10 indizi per “sforzarci” a trovare un senso in ciò
che abbiamo visto. Indizi che devono essere decifrati insieme a Rita (Laura Harring), che ha perso la
memoria, e Betty Elms (Naomi Watts), che cerca di aiutarla a scoprire la sua identità.
A vent’anni dall’uscita, Mulholland Drive torna al cinema in versione restaurata in 4K
dal 15 Novembre distribuito dalla Cineteca di Bologna.
Questo è un film da non perdere. Per la storia del cinema, in generale.
Articolo scritto da: Martina Corvaia