Americanah: immigrazione, razzismo, ritorno in patria e sogno americano.

Ho conosciuto Chimamanda Ngozi Adichie nel 2014 con “Dovremmo essere tutti femministi”.  Solo due settimane fa, però, mi sono imbattuta in Americanah: un romanzo che racconta l’immigrazione, il razzismo, il ritorno in patria e il sogno americano.

La protagonista è Ifemelu, una giovane donna nigeriana, che ci racconta la sua vita mentre si trova dalla parrucchiera ad acconciarsi i suoi “capelli ribelli” in ordinate treccine. Ifemelu ha scelto di intraprendere un lungo viaggio, non solo in termini di chilometri: la giovane donna, infatti, circa tredici anni fa, decise di lasciare la Nigeria, alla scoperta degli Stati Uniti. Partire e lasciare la sua vita non è stato facile, ma è stato necessario. Il suo paese, Lagos, era privo di vitalità e la sua università in sciopero, così piena di speranze e paure Ifemelu partì. Arrivata in America, però, si trovò davanti una realtà diversa da quella che le era stata raccontata da Obinze, il suo fidanzato del liceo, e da zia Uju: per sopravvivere Ifemelu si trovò davanti anche a delle scelte estreme. Inoltre, negli Stati Uniti, la società era stratificata in base al colore della pelle e così la giovane decise di dare voce ai neri americani e non, tramite un blog. In poco tempo conquistò tutti, ciò permise a Ifemelu di avere degli sbocchi sul piano professionale. Ella, però, nonostante il successo professionale e una relazione nuova, si sentiva insoddisfatta, non si sentiva più parte di una nazione che l’aveva accolta tredici anni prima. Quindi cosa fare: rimanere a Princeton o tornare a Lagos?

I temi affrontati, sono attuali, ne siamo circondati. Ho trovato Americanah un romanzo coinvolgente, scritto in modo tale da suscitare sentimenti contrastanti: nostalgia, compassione, rabbia, stupore, simpatia, che creano un intreccio perfetto. La storia si alterna tra passato e presente, tra Nigeria, Stati Uniti e Inghilterra, tra la vita di Ifemelu e quella di Obinze. Inoltre, tra un capitolo e l’altro troviamo degli articoli del blog della protagonista che aprono squarci sulle tante contraddizioni della società americana. Credo che in pochi libri si riesca a capire il punto di vista delle persone che devono affrontare la problematica della razza, e questo libro permette di farlo.

Articolo scritto da: Alessia Gallina

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