L’Italia storicamente ha fatto molte volte fatica a primeggiare in un mondo nel quale la concorrenza e la competizione è stata sempre molto alta. Questo discorso vale anche nel campo sportivo e soprattutto per una disciplina specifica di questo macro segmento: la corsa su pista.
Se si guarda ai risultati raggiunti negli ultimi trenta anni in questa specialità balza subito all’occhio come il medagliere e la posta in palio sia stata suddivisa equamente tra gli atleti degli Stati Uniti e quelli della Jamaica; le eccezioni invece si possono contare quasi sulla punta delle dita di una mano. Il motivo è dovuto principalmente a fattori di natura genetica e fisiologica. Secondo molti studi gli sportivi di colore, che rappresentano le nazioni prima citate, hanno una grande quantità di fibre muscolari “bianche”, utilissime in caso di azioni brevi ed esplosive, che permetterebbero loro di primeggiare nell’atletica leggera sugli atleti bianchi.
L’Italia però ha pensato bene in qualche occasione di intromettersi nei discorsi dei giganti dell’atletica arrivando a dei risultati quasi impensabili. Qui di seguito si riportano i cinque atleti italiani che hanno ottenuto i migliori risultati sui 100 metri (in ordine di tempi di gara):
- Marcell Jacobs (9″80)
- Filippo Tortu (9″99)
- Pietro Mennea (10″01)
- Simone Collio (10”06)
- Carlo Boccarini (10″08)
Abbiamo ancora tutti negli occhi la prestazione e l’incredibile corsa con la quale Marcell Jacobs ha regalato all’Italia una delle medaglie più prestigiose e insperate di sempre. Questa medaglia l’ha ottenuta in un palcoscenico decisamente non secondario: i giochi Olimpici di Tokyo 2020 (poi rimandati al 2021). La cosa particolare è che Jacobs aveva iniziato la sua carriera da atleta facendo salto in lungo, anche con ottimi risultati, e solo dal 2018 aveva messo tutte le sue energie sull’atletica leggera fino ad arrivare all’incredibile performance delle olimpiadi.

Articolo scritto da: Alessandro Murtas