La gara tutta italiana per la lunghezza dei ponti tibetani, tra Basilicata e Lombardia, sembra avere una pausa perché la Repubblica Ceca si è ‘svegliata ‘ e pur non avendo le scenografie delle Alpi e degli Appennini, cioè catene così caratteristiche e varie nei paesaggi, ha inaugurato lo Sky Bridge 721, lungo 721 metri (camminamento effettivo), alto 95 metri, sulla valle Mlynicke, da maggio 2022 il ponte tibetano più lungo del mondo.
Il ponte del sole, a Dossena, in provincia di Bergamo , in val Brembana, è costituito da 505 metri di camminata discontinua senza tiranti laterali. E’ stato inaugurato anch’esso nella primavera 2022.

Il ponte di Castelsaraceno, in Basilicata, supera quello di Dossena perché è lungo 586 metri e alto 85 metri, aperto agli escursionisti nell’agosto 2021.

Naturalmente il ponte bergamasco è diverso, come abbiamo detto, perché senza tiranti laterali ed è a camminata discontinua. La passeggiata si fa con imbracatura, come anche in Basilicata.
I ponti tibetani sono diventati un’attrazione simile ai parchi di divertimento, ma sono nati come unico mezzo di collegamento sulle montagne asiatiche dell’Himalaya che si affacciano sull’altopiano del Tibet, tra Cina, Nepal, Buthan, India. Queste strutture sono molto antiche e cercavano di aggirare le difficoltà dei percorsi montani, dove la popolazione si sposta camminando faticosamente nei sentieri.
Tra i tanti ponti tibetani nel mondo ricordiamo Capilano, sul fiume omonimo, vicino Vancouver, in Canada, costruito alla fine del 1800, ma rifatto nel 1956. E’ stata un’attrazione mondiale per molto tempo.

Ma esistono nel mondo tanti ponti tibetani piccoli, insignificanti, fatti di corde, sconosciuti ma utili alle popolazioni che vivono vicino.
Articolo scritto da: Gabbernardina