Il prossimo 12 aprile verranno inaugurate contemporaneamente a Bergamo e Brescia due mostre
con ‘uno sfondo’ comune’: saranno intitolate ‘Visioni per un futuro presente. Città, ambiente, comunità’.
I punti fondamentali riguardano le innovazioni e il rinnovamento delle aree urbane prima di tutto.

La zona archeologica romana a Brescia
Già da tempo si ‘agitano i progetti ‘ per il rinnovamento di alcune aree delle due città e per la riqualificazione di edifici non più utilizzati. A Brescia l’esposizione si realizzerà nell’ex cinema Astra, mentre a Bergamo sarà nel Palazzo della Libertà, nella città bassa, ex edificio fascista con architettura razionalista. Saranno esposte tutte le iniziative che da futuribili sono diventate realtà presente con abbellimenti e riutilizzazioni di edifici quasi dimenticati. Le due città con un passato che vanta un periodo di vasta industrializzazione, specialmente Brescia con le acciaierie, sono ora proiettate a creare un’unica ‘città illuminata’ con valorizzazione della cultura sul substrato economico. E’ fondamentale non essere risucchiati dall’area metropolitana di Milano ma anzi creare una nuova Area Urbana, come già si è strutturata la Città Gastronomica nella Lombardia Orientale. Il secondo argomento ‘esposto’ è l’ambiente, in un’epoca che sottolinea la gestione comune per uno sviluppo sostenibile. La rigenerazione territoriale si manifesta nei due centri urbani pur lontani geograficamente. Un esempio: le cave di ghiaia di Brescia hanno lasciato spazio a laghetti, giardini, parchi, aree ricreative in unione con il verde delle colline che fanno da cornice alle spalle della ‘Leonessa’. A Brescia c’è già la metro leggera, senza conducente e tornelli che parte dalla zona ovest e raggiunge il centro.

Piazza Libertà con il Palazzo in stile razionalista a Bergamo Bassa
Bergamo già da molto tempo ha fatto della cura dei giardini una priorità essenziale. La città non mira più all’estensione ma alla costruzione di una cintura verde con nuovi quartieri più moderni e costruzioni avveniristiche, che si pongono come alternativa al prezioso centro storico della Città Alta.
Molte associazioni si interessano alla ‘rigenerazione’ e valorizzazione delle due città, per esempio la Fondazione Bracco e anche tutte le Associazioni che fanno riferimento agli architetti che hanno contribuito con i loro progetti e foto. Il terzo punto in mostra è la ‘comunità’ perchè si è tenuto conto delle esigenze della popolazione e i lavori in esposizione sono una manifestazione delle iniziative partite dal ‘basso’.
I laboratori che trasformano due città pur così diverse vogliono diventare modelli perchè la comunità risponde alle esigenze della gente e del territorio.
Articolo scritto da: gabbernardina Gabriella Capone