Il clima e le nostre sensazioni

La natura si presenta al corpo umano e all’animo in quattro principali aspetti: tempo, clima, suolo, paesaggio.

Essi influenzano direttamente e indirettamente il nostro modo di essere in quanto offrono questo o quel nutrimento (anche se ora i prodotti della terra si sono diffusi uniformemente), ci fanno vivere prevalentemente all’aperto o in ambienti chiusi, hanno una rilevanza, non percepita, a volte, nella diffusione più o meno marcata di malattie con carattere e pericolosità diversissime.

Lo studio dei quattro aspetti è ampio e riguarda la storia, la dietetica, l’etnologia, la geografia umana, gli spostamenti umani. Il tempo, inteso come tempo meteorologico, è un termine complesso, indica comunque un fenomeno locale e transitorio. Il clima riguarda un’area geografica vasta e presenta elementi costanti durante le quattro stagioni. Anche senza rendercene conto il tempo e il clima influenzano il nostro organismo in modo immediato, ci fanno preferire un determinato modo di vestire oppure influenzano la le nostre attività.

Non è vita quella che perde ogni contatto con il paesaggio. Anche se siamo in aereo il nostro legame con il suolo è insito in noi, in modo atavico.

L’elettricità atmosferica si manifesta quando arriva il temporale. Le scariche di fulmini suscitano nell’uomo emozioni come timore, angoscia, spavento ma anche stupore e curiosità. L’aria temporalesca provoca spesso nell’uomo un senso di ‘attesa’. Tutto si risolve in una sensazione di refrigerio, di liberazione, dopo la scarica del fulmine, dopo l’acquazzone o la grandinata mentre il rumore del tuono pian piano si dissolve. I venti sono legatissimi alle condizioni psicofisiche dell’uomo. Il punto culminante dell’azione dello scirocco (il vento di sud est) coincide solitamente con il suo più intenso soffiare, fino a quando non cambia direzione. I sintomi, in questi momenti sono svogliatezza, inquietudine, paura, senso di spossatezza. Il fohn, vento di montagna, è contrariamente allo scirocco, asciutto e tiepido. È l’aria che, discendendo dalla montagna si riscalda incontrando temperature miti in bassa quota e provoca nell’uomo un senso di attesa, la testa sembra compressa, le membra sono pesanti.

Si avvicina il temporale

L’ecumene è contraddistinta da chiaro-scuro che gli abitanti delle grandi città modificano senza rendersi conto con la loro vitalità e la sete insaziabile di illuminazione artificiale. Le grandi concentrazioni di luci partono dalle fasce tropicali e arrivano fino ai circoli polari, dove già la distribuzione della popolazione è più rarefatta.

“Siamo creature legate al suolo” più che agli altri elementi. L’istinto al nomadismo e l’istinto sedentario sono per molte comunità umane proprietà originarie, a volte prevale uno a volte l’altro.

Le sensazioni provate nei vari climi sono importanti ma non è solo meteoropatia, si passa prima dal sentire fisiologico per passare poi alle sensazioni psicologiche.

Il geografo Federico Ratzel, nel secolo scorso, ha richiamato attenzione, alla biogeografia, all’antropogeografia, all’etnologia, alla geografia politica.

Ma lo studio climatico non può prescindere dallo studio delle popolazioni, nei loro movimenti.

Gabriella Capone

Pubblicità

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...